Pagine

mercoledì 29 aprile 2015

ancora di pane, questa volta svedese!

Buon giorno a tutti!
Oggi unisco due passioni, i paesi nordici e il pane..
Tra i miei vari interessi c'è una passione smodata per tutto quello che è arredamento e design, adoro le case, se potessi cambierei colore alle pareti, tende, mobili e disposizioni varie ogni 10 minuti.. per non parlare poi di stoviglie e suppellettili vari! Anche quando ceno sola mi piace apparecchiare in modo carino, che mi appaghi l'occhio..
Purtroppo (o per fortuna!) è un hobby che non mi posso permettere.. non come vorrei!
Per cui mi arrangio con tanto fai da te e.. mi sono stabilita all'IKEA! ;)
In questo periodo sono particolarmente presa dall'arredamento nordico appunto, linee pulite, tanto bianco con incursioni nere e grigie senza dimenticare qualche pezzo vintage.


Tutto questo mi porta alla ricetta di oggi, ancora pane.. e ancora lievito madre!

Si tratta di Knaeckebroed che altro non è che pane svedese a lievitazione naturale.
Sicuramente l'avrete incrociato alla bottega svedese dell'Ikea!
E' un pane croccantissimo da gustare accompagnato magari da salmone con qualche salsina a base di yogurt e limone oppure io l'ho trovato molto adatto ad un uso Italian Style (se mi passate il termine!) ed utilizzarlo tipo le nostre friselle, davvero gustoso!


Tra le varie ricette trovate e provate questa presa dal sito di "chi ha rubato le crostate?" è quella che ho preferito


ecco qui la ricetta:

 Knaeckebroed
Sottili Sottili.. pronti per il forno!
Ingredienti (8-10 pezzi)
150g farina di tipo 1
350g farina di grano saraceno
350g farina di segale
150g farina integrale
600g acqua (circa)
20g sale
300g di pasta madre
Sciogliere la pasta madre nell’acqua a temperatura ambiente.
A parte miscelare tutte le farine ed unirle al lievito.
Impastare per una trentina di minuti sino ad ottenere un impasto omogeneo, spolverare la spianatoia con il sale e lavorare sopra la pasta in modo da incorporarlo tutto. Se fosse necessario inumidirsi le mani in modo da trasmettere umidità alla pasta.
Lasciar riposare la pasta in una ciotola oliata per circa un’ora, dopodichè formare una decina di porzioni di pasta e ponetele a lievitare coperte da un telo sino al raddoppio.
Passato il tempo di lievitazione preriscaldate il forno a 250°C e posizionate al suo interno la teglia sulla quale infornerete il pane, in modo che sia ben calda al momento di porvi sopra i dischi di pasta.
Con un mattarello stendete le porzioni di pasta in modo da formare dei dischi sottili (circa 1-2 mm di spessore), con un piccolo tagliabiscotti formare un foro al centro di ogni disco.
Volendo si possono spolverare con semi di lino, finocchio o sesamo.
Coprire i dischi con un telo sino a che il forno non avrà raggiunto la temperatura.
Con una forchetta praticare dei buchini sopra ad ogni pane, informarne un paio alla volta per circa 15 minuti, girandole a metà cottura.
I tempi sono indicativi, dovete ottenere dei pani croccanti e secchi, nel caso prolungate la cottura di qualche minuto (non esagerate però se no rischiate in un attimo che brucino!).


Sfornati!






























Si conservano anche per un paio di mesi in scatole di latta o comunque con chiusura ermetica, ottimi in questo periodo da utilizzare in qualche pic-nic!

A presto!
Lalori


martedì 28 aprile 2015

la crema pasticcera....con qualche uovo!!

Buon pomeriggio!!
quella che oggi vi voglio raccontare è la storia della crema pasticcera di Iginio Massari....
Eh sì! Punto in alto!!
Vi confido che le mie prime produzioni culinarie sono stati i dolci ed anche ora mi piace molto realizzarli...sarà perchè sono belli!! ......E più sono piccoli più mi piacciono!!!
Eppure non sono per nulla golosa di dolci.....preferisco, prediligo ed amo il salato!!
A parte questa parentesi personale, tornando ad Iginio Massari, una sera dopo averlo visto in TV mi sono messa a curiosare in internet cercando di carpire qualche segreto o ricetta di alta pasticceria...
...e mi sono resa conto che l'unica cosa che potevo provare a realizzare era la crema pasticcera..e così ho salvato la ricetta aspettando l'occasione giusta per farla...
Il momento è arrivato, avevo in casa qualche lampone ed un rotolo di pasta sfoglia...quindi via ad un dolcetto rapido!

Finalmente ho usato il bellissimo polsonetto in rame.....regalo de LaLori
Ecco gli ingredienti della ricetta originale:

250g di tuorli d'uovo
125g zucchero
40g amido di riso
500g latte intero di alta qualità 
N 1/2 bacca di vaniglia Bourbon Madagascar
N 1/4 limone grattugiato

Pensavo di avere tutti gli ingredienti .......ma voi avete idea di quanto pesa un tuorlo d'uovo?
Ve lo dico io: dai 13 ai 15 grammi....Quindi ho subito capito che le 6 uova che avevo preso erano una quantità irrisoria....
Avevo deciso che l'avrei fatta comunque....
Se fino ad ora la mia crema pasticcera era sufficientemente buona con 4 tuorli, con qualcuno in più (anche se non proprio 250gr.!) sarebbe stata sicuramente  buona. 
Certa di questo "assioma" ho usate tutte le uova che avevo in casa..., 9 tuorli, e mi sono cimentata nell'esecuzione.

Ecco il procedimento:

Fate bollire in un tegame il latte, la vaniglia e la buccia di limone.
A parte, mescolate con un frustino, i tuorli, lo zucchero e l'amido di riso
Dopo l'ebollizione filtrate il latte e incorporatelo ancora bollente nella massa appena ottenuta.
Cuocete il tutto mescolando in continuazione con un piccolo frustino e a bagnomaria.
( potete altrimenti usare una pentola in rame)
Togliete la crema dal fuoco non appena si addensa. Raffreddatela velocemente versandola in un tegame freddo e continuate a mescolare finch'egli non raggiungerà i 50*C 
N.b. Grattugiare solo la buccia del limone ( parte gialla)






Inutile dire che era buonissima!! Soffice e per assurdo sembrava molto più leggera....non so se per merito dell'amido di riso.

Ah....Ecco dove è finita la crema...



LaChiara


domenica 26 aprile 2015

Pane alle noci...in ricordo dell'Alpe

Ieri giornata dedicata all'inizio delle pulizie di primavera per la casa...
Ma dovevo rinfrescare il lievito madre che mi fa compagnia da quasi due anni...
Il filone di pane l'avevo già fatto, cosa posso fare...?
Guardando il blog di cucina della "bionda Sabina" che mi ha fatto conoscere laLori, ho trovato un pane alle noci con farina di grano saraceno...
Buono! Mi ricorda tanto quello che di solito mangio a colazione quando trascorro la mia settimana disintossicante all'Alpe di Siusi...
Detto...fatto... Provo a modificare la ricetta usando il lievito madre. 
Beh! il risultato non è niente male: buono a colazione con un giro di miele o la marmellata, oppure con i formaggi....
...ma anche col salame...come abbiamo fatto io e mio marito ieri sera, in preda ad un attacco di fame alla fine dei lavoracci casalinghi!!!

....ah prima di scrivere la ricetta...vi chiedo perdono in anticipo per le foto... L'artista è laLori!! 
Unica e insostituibile fotografa anche del mio matrimonio!!!

le noci

impastato

..a fette!

120 g di lievito madre (a 4 ore dal rinfresco)
400 g di farina tipo 0
100 g di farina di grano saraceno
100 g di noci tritate grossolanamente
1 cucchiaino di malto d'orzo
9 g. di sale
325 di acqua

Nella planetaria mettere le farine e mescolare con le mani. aggiungere il lievito madre spezzettato, ed il cucchiaino di malto d'orzo.
Iniziare ad impastare aggiungendo gradualmente l'acqua.
Quando l'impasto è incordato, aggiungere il sale. Impastare ancora per qualche minuto, fino a quando l'impasto è liscio ed omogeneo.
Quindi unire le noci.
Lasciare riposare mezz'ora coprendo la ciotola con uno strofinaccio inumidito.
Passata la mezz'ora fare un giro di pieghe.

A questo punto, l'ho messo in frigorifero pensando di toglierlo la sera prima di andare a dormire, lasciandolo lievitare la notte..... Ma....mi sono dimenticata!!
Quindi l'ho tolto al mattino e l'ho lasciato raddoppiare.

Ribaltarlo sul piano di lavoro e formare un filone, quindi metterlo con la chiusura rivolta verso l'alto, su una teglia coperta da uno strofinaccio infarinato. Non usate la teglia che userete per cuocerlo!
Dopo una mezz'oretta accendere il forno alla massima temperatura lasciando all'interno la teglia su cui farete cuocere il pane, ed inserire sul fondo un pentolino con acqua calda. Quando l'acqua bolle, togliete la teglia e ribaltateci sopra il filone di pane facendo dei tagli sulla superficie.
Infornare abbassando il forno a 220°, dopo 10 minuti abbassare a 200°, dopo 5 minuti togliere il pentolino di acqua. Dopo 5 minuti abbassare a temperatura a 160° e lasciare cuocere per circa 25-30 minuti.
Quindi aprire lo sportello del forno, lasciando un fessura e proseguire la cottura per circa 15 minuti.
...A me piace con la crosta croccante....ed era proprio così!!

laChiara

giovedì 23 aprile 2015

Storia di una Mela

Buon Giorno a tutti..
Questa mattina mentre mi accingevo a preparare il pranzo da portare al lavoro, (solita frutta in vasetto!) sono rimasta colpita dai colori e dalla luce che entrava in casa, così mi sono fermata e ho fatto qualche foto.
Nulla di che ma era tutto così semplice e pulito che mi ha rapito.

Vi scrivo comunque in cosa consiste il mio pranzo di oggi (visto che ormai le foto sono fatte!)
E' una versione "solida" di uno Smoothies (che a breve ripartirò a prepararmi per pranzo) di cui posterò qualche ricetta, soprattutto Green Smoothies, che hanno all'interno sempre qualche foglia verde!
Li ho scoperti la primavera scorsa ed è stata una piacevolissima novità..

Mela in vasetto:

125ml di Yogurt di capra
1 Mela Rossa Red Delicious
30 Mirtilli
A piacere Miele di girasole

In un vasetto di vetro con tappo a vite alternare strati di yogurt e mela a tocchetti,
ultimate con un generosa manciata di mirtilli!
Per i più golosi sopra i mirtilli un giro a filo di miele di girasole..








Una nota sulla Red Delicious:

Mela coltivata soprattutto nell'arco Alpino, è una varietà creata nel 1921 dalla mutazione della Golden Delicious, buccia di colore rosso, polpa croccante e succosa, ricca di fruttosio.











Buon Pranzo!
Lalori



mercoledì 22 aprile 2015

Per un sorriso.. cheeeeese! ;)

Buon Mercoledì!

Una piccola immagine per iniziare bene la giornata..
A breve la ricetta! ;)

Mini Cheesecake alle fragoline.. LachiaraHome!


A presto
Lalori!

lunedì 20 aprile 2015

Un pò di Primavera.. in Marocco!

I "Nuovi Attrezzi" di cucina utilizzati per le foto :)

Buon giorno a tutti e buon Lunedì!
E' volata un altra settimana senza che me ne accorgessi!
Questo fine settimana è stato tranquillo, dedicato alla casa (a parte una toccata e fuga d'obbligo venerdì sera al Fuori Salone!), unica trasgressione di sabato, un giretto al mercatino del paese, alla ricerca di.. non lo so! Ma qualcosa come potete vedere ho trovato! ;)
Nonostante il tempo sia stato un pò freddino e uggioso mi è venuta voglia di magiare qualcosa di fresco e un pò primaverile (probabilmente anche perchè avevo deciso che ormai freddo o no la primavera era arrivata per cui via! Cambio di stagione negli armadi e sostituzione del piumino da grado 6 a 2 sul lettone! bbbrrrrrrr!!!!)
Cosi sfogliando il librone "Stagioni" di Donna Hay mi sono lasciata ispirare dalle prime pagine, "Primavera" appunto, immagini bellissime che mi raccontavano di un pic-nic bucolico e leggero,  pic- nic che io ho riprodotto sul mio tavolone di casa visto che fuori stava tempestando e non era proprio il caso di uscire!
Delle ricette proposte mi sono fatta conquistare dal sapore mediorientale e ho deciso di avventurarmi in Marocco, e così sono nati i miei primi falafel, molto delicati, classico impasto con i ceci ma con in più le fave (la ricetta originale prevedeva i piselli, ma chi si avventurava sotto il diluvio?!?), e taaaanta scorza di limone, che io adoro!
Poi ci ho abbinato un semplicissimo cous cous, giusto per stare in tema!

Piccola nota conoscitiva sui falafel, direttamente da Wikipedia!

I Falafel sono una pietanza mediorientale costituita da polpette fritte e speziate a base di legumi, tra cui i più utilizzati sono le fave, i ceci e i fagioli tritati con sommacco,cipollaagliocumino e coriandolo. I falafel sostituivano la carne nei giorni del digiuno dei copti egiziani. Il termine è formato da tre parole che in copto significavano letteralmente 'con tanti fagioli'.

Ora, bando alle ciance che per essere Lunedì vi ho tediato già troppo!

ecco la ricetta..

Falafel di piselli (fave) ed erbe

160g piselli surgelati e sbollentati (io ho usato le fave sbollentate e decorticate)
2 lattine di ceci da 400g, scolati e sciacquati
10g erba cipollina (omessa)
20g menta
4 spicchi d'aglio (ne ho messo 1)
1 cucchiaino di cumino in polvere
1 cucchiaino di coriandolo in polvere
2 cucchiai di scorza di limone grattugiata
1 cucchiaino e 1/2 di lievito in polvere
35g di farina
sale e pepe nero macinato
75g di semi di sesamo tostati (omessi)
olio vegetale per friggere


Il Librone!

Mettete nel robot da cucina le fave, i ceci, la menta, l'aglio, il cumino, il cordiandolo, la scorza di limone, il lievito, la farina, il sale e il pepe e frullate fino ad ottenere un composto liscio.
Formate delle palline prelevando il composto con un cucchiaio e passatele nei semi di sesamo (io non li avevo per qui le ho semplicemente "rotolate" nella farina :) ). Scaldate una casseruola capiente riempita con 5 dita di olio finchè è ben caldo. Friggetevi i falafel in più riprese per 2 o 3 minuti (dipende dalla grandezza dei falafel io li ho fatti piuttosto piccoli e meno di 2 min sono stati più che sufficienti) o finchè sono croccanti e dorati. Scolateli su carta assorbente e serviteli con una baguette croccante o pezzi di pita. Per Quattro!


Piattino di famiglia direttamente dalla collezione della mia mamma! (anno 1960 c.ca)

Tagliere recuperato al mercatino di ManiTese come la ciotola da colazione.. decisamente vintage!!

 Un tocco di verde

 Ciotole Tine K Home

Basilico ;)

Cous Cous con posateria di servizio ManiTese home! ;)

Sperando in qualche giornata soleggiata così da poterci avventurare in qualche prato compiacente..

Lalori


martedì 14 aprile 2015

Un Pranzo di Natale ad Aprile! :)

Buon Giorno a tutti!
Come già preannunciato lo scorso fine settimana è stato enogastronomicamente.. perfetto!
Sabato siamo stati a pranzo al ristorante La Piana a Carate Brianza, a "consumare" un regalo di Chiara e Francesco che risaliva ancora a Natale!
E' un piccolo ristorante molto carino e riservato, molto gentile il personale.
Menu tipico della zona Brianzola (non per niente è Chiocciola Slow Food!) con un ottima carta dei vini, che punta soprattutto alla Lombardia con una particolare attenzione alle etichette di piccoli produttori che difficilmente si riescono a trovare, tra l'altro con delle ricariche estremamente oneste!

Siamo partiti con dei salumi tipici della zona, un piccolo assaggio per due da dividere in quattro, giusto per stappare la prima bottiglia, Franciacorta Dosaggio Zero Rosè di Andrea Arici che ci ha accompagnato anche con il primo, una Millefoglie di riso croccante con ragù di Agnellone Brianzolo

Con il secondo, "Missultitt" del Lario grigliati con polenta rustica integrale, siamo passati al rosso con un OP Rosso Riserva Cavariola doc (uvaggio: croatina 55%, barbera 25%, uva rara 10%, ughetta di canneto 10%) di Bruno Verdi

Ed essendo noi dei golosi, non tanto di dolci ma salati, abbiamo finito con la Gran Selezione di formaggi “La Piana” con composte di frutta e verdure, accompagnato da un bianco consigliato dallo chef, dal nome evocativo:  "ARARAT" una garganega (soave) con lunga sosta sulle fecce, vinificato in anfora.

Per cui, giornata splendida, fatta di cose buone e carissimi amici.. non si poteva chiedere di più!

Un piccolo ricordo  biancoro e bianconero :)


Ararat

 Millefoglie di riso croccante con ragù di Agnellone Brianzolo

"Missultitt" del Lario grigliati con polenta rustica integrale

L'OltrePò

Degustazioni in corso :)

La chiara e Le mani..

Le chiacchere di Gio

Buon Martedì
Lalori!

venerdì 10 aprile 2015

Tea time

Un piccolo post per una grande passione..
Il tè..
In ogni sua tipologia e colore.
Bianco, verde, rosso, nero
Puro, Tostato, Affumicato, Aromatizzato, Fermentato..

Stamattina per colazione ho optato per il pu-her nella "versione" Gourmand, avevo voglia di una coccola e bisogno di prepararmi al fine settimana dove sicuramente mi concederò un pò di "strappi" enogastronomici!

Pu-erh Gourmand - Dammann Frères -
Pu-erh, biscotto, caramello, vaniglia, mandorla dolce




























Una piccola nota su questo tè:

E' un tè nero fermentato poco diffuso in italia
è uno dei meno conosciuti seppur altrettanto salutari tipi di tè. 
Deriva il suo nome dalla Provincia in cui vengono raccolte le sue foglie, situata nella Regione dello Ying-Shen, nello Yunnan
I punti di forza del Pu-erh sono la sua azione decisa nel tenere sotto controllo il colesterolo cattivo e i trigliceridi nel sangue oltre ad avere alcune proprietà immunologiche
Si tratta di una specialità post fermentata e dal sapore deciso e particolare, che ricorda la terra e l’humus.
Io consiglio vivamente di provarlo, anche nelle versioni aromatizzate (sempre con aromi assolutamente naturali!) tra i miei preferiti, oltre al Gourmand, la versione agrumata con scorze d'arancio, mandarino e vaniglia, goloso e fresco!

Buon Venerdì!
Lalori

mercoledì 8 aprile 2015

Di Pane...





























Tutto è iniziato due anni fa,
quando chiara mi ha "ceduto" un pezzetto del suo lievito madre.
Ora ho il mio piccolino da accudire nel frigo, da nutrire e coccolare,
e lui ripaga con il delizioso profumo che invade la casa mentre la pagnotta
cresce in forno e con lo scricchiolare della crosta mentre raffredda sulla griglia..
Impagabile giuro!
Per cui grazie la chiara!!

Ognuno ha la sua ricetta e sul web se ne trovano davvero tante,
questa è la mia, un mix di spunti trovati in rete ed esperienza personale

Pane al Farro

800gr farina di farro
500gr acqua
200gr lievito madre rinfrescato da almeno 3h
1cucchiaino malto o miele
1cucchiaio sale

Spezzettare il lievito madre nella planetaria
Versare la farina ed il malto
Iniziare a impastare e versare a filo l'acqua a temperatura ambiente
Prima di ultimare l'acqua aggiungere il sale
Impastare finché non "incorda" (il pane dev'essere completamente avvolto al gancio)
A questo punto far riposare per un oretta poi fare un giro di pieghe a 3
qui trovate come eseguirle :)
Arrotondate, mettete in una ciotola capiente leggermente unta d'olio e coprite con della pellicola.
Ora dovete attendere che l'impasto raddoppi (circa 8h dipende dalla temperatura in casa)




Trascorso questo tempo stendetelo sulla spianatoia facendone un quadrato, delicatamente per non sgonfiarlo troppo, portate ogni angolo al centro ed arrotondate il tutto.
Mettete la pagnotta a lievitare con la chiusura verso l'alto in una ciotola con all'interno uno strofinaccio infarinato, oppure usate (come ho fatto io) un cestino per la lievitazione.
Coprite con un telo in cotone.


Dopo 2h c.ca il vostro pane sarà pronto per essere infornato
Ribaltate la pagnotta sulla placca del forno ben calda
15min a 250 con un pentolino d'acqua posizionato sulla base del forno
togliere il pentolino poi:
20min a 220
20min a 200
15min a 180 ventilato con la porta del forno leggermente aperta.

I tempi che ho elencato sono puramente indicativi,
Il pane è pronto quando bussando sul fondo suona "vuoto"..

Poi via agli esperimenti!





























Buon mercoledì!
Lalori


martedì 7 aprile 2015

In attesa di Chiara ...l'attesa non è stata vana!

Aspettando "Dicembre" (coautrice del blog!) :)
una cena per caso, a casa di Chiara
.....

...eccomi, un po' più timorosa de "lalori" a raccontarvi di com'é nata questa cena....
Erano ormai parecchi mesi che non invitavo gli amici più cari per 4, 8, 12, infinite chiacchiere con le gambe sotto il tavolo......e così ,decisa la data che potesse andar bene a tutti, é partita la ricerca delle ricette da sperimentare....
....."sperimentare" perché ai miei amici (e posso dire "veri" amici se sono fino ad ora sopravvissuti) propino sempre qualcosa che non ho ancora cucinato....tanto so che mi perdonano!
E così seduta sul divano mi copro di libri e di riviste di cucina....
Si proprio cosi...nell'era di internet e del digitale io mi sfoglio ancora le mie amate riviste, di cui alcuni numeri , vi confesso, sfiorano gli anni '80....
Ovviamente cerco qualcosa di buono che mi solletichi le papille, ma mi affascinano sempre i "bei" piatti che mi piace tentare di riprodurre......senza pensare a volte alle conseguenze....
per esempio: come mangiare una brodosa pasta e fagioli con un formato di pasta a tagliatella?....
Piuttosto: come tagliare un carrè di agnello avvolto in una crosta di pane?.....imprese non da poco, ve lo assicuro!
Comunque, nonostante l'imbarazzo della scelta delle posate e la crosta che se n'è andata dall'agnello, la serata è trascorsa senza che neanche ce ne accorgessimo, perché l'unica vera garanzia, è la nostra compagnia ormai rodata da qualche annetto!

laChiara



LaMiniquiche



Pasta fresca



Impiattate! Pasta e fagioli



Agnello in crosta di pane


Il Tiramisù LaChiaraHome!


Il Boccone Perfetto!



Beh, mi sembra banale postare la ricetta del tiramisù...
io credo di non averne mai letta una e l'unico ricordo che ho e la ricetta che utilizzo risale a mia mamma...
L'unico dilemma è: savoiardi o pavesini?
Quando mia mamma tornò a casa un giorno dal solito ritrovo con le amiche (un'oretta prima di venirci a prendere all'uscita da scuola) aveva in tasca un foglietto con scritto poche parole: savoiardi, caffè amaro, mascarpone, un uovo per ogni etto di mascarpone, zucchero qualche cucchiaio...e cacao.
Vi confesso che quando mi sono impossessata della ricetta io ho sposato...i pavesini!
Preferisco sentire soprattutto la crema, i biscotti devono sprofondare e mimetizzarsi fra strati soffici...
direi che la la foto non tradisce!!

Quindi per 500 gr. di mascarpone ho usato 5 uova.
Preparo prima il caffè, ormai uso caffè decaffeinato per garantire il sonno a tutti!!!
Sbatto prima i tuorli con lo zucchero (io ne ho messi 3 cucchiai), quindi aggiungo il mascarpone.
Quando gli ingredienti si sono ben amalgamati unisco gli albumi montati a neve, ben ferma.
Se volete potete poi aggiungere un goccio di brandy.....proprio un goccio....non si deve sentire (io lo metto).
Una volta pronta la crema, in una pirofila alterno strati di crema e pavesini inzuppati nel caffè: inutile dire che io inizio con la crema...e finisco con la crema!... :)
Di solito faccio 3 strati di biscotti. Alla fine spolvero con cacao.
Ovviamente lo preparo sempre la sera precedente....

LaChiara





A Presto!
Lalori