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venerdì 29 maggio 2015

Focaccia Croccante di Farro Monococco Integrale al Sale Marino de l'Ile de Noirmoutier


il MIO sale 


Buon Giorno a tutti!
Finalmente è venerdì e questo fine settimana si prospetta lungo e piacevole, finalmente un ponte che ci regalerà qualche giorno di vacanza!
Se sono fortunata e il tempo tiene, facilmente andrò sul Lago di Garda a cercare di godermi un briciolo di sole e fare qualche bella passeggiata.
Si va con "l'attempata" roulotte dei miei genitori, ormai messa in un campeggio in pianta stabile vista l'età! (è una De Reu del 1972!) ma si difende ancora bene.. :)
Normalmente preparo sempre qualcosina di sfizioso da portare, da dover solo scaldare e avere il meno possibile da fare così da godermi la vacanza senza rinunciare a qualcosa di buono. Ma questa settimana è stata particolarmente impegnativa e non mi ha dato modo di organizzarmi.. però il lievito madre andava rinfrescato e già che c'ero ho deciso di provare questa farina comprata un mesetto fa e non ancora utilizzata.
la Farina è di Farro Monococco Integrale, il farro lo uso molto spesso, mi piace tantissimo per la panificazione, ma questo tipo nello specifico, integrale di monococco, non l'avevo mai usato.
Ho deciso di provare con una focaccia, semplice semplice perchè non volevo coprirne il sapore, solo olio del garda estivo (dell'azienda Avanzi) molto delicato e pulito e un sale integrale che mi ha regalato la mia sorellina dalle sue vacanze francesi della scorsa estate, davvero buonissimo!
Ora passo alla ricetta, che come vi ho detto è semplice semplice:

Ingredienti:

150g Lievito madre a 3 ore dal rinfresco
500g Farina di Farro Monococco Integrale
320g Acqua a temperatura ambiente
3 cucchiai Olio Extra Vergine d'Oliva
1 cucchiaino di Malto d'Orzo
1 cucchiaio di sale


Sfornata..


 Procedimento:

Mettere nella planetaria il lievito spezzettato, la farina e il malto ed iniziare ad impastare, versare a filo l'olio poi aggiungere l'acqua poco alla volta, prima di finirla sciogliervi il sale e incorporarla all'impasto.
Proseguire finché non "incorda" anche se rimarrà piuttosto molle, fate riposare coperto da uno strofinaccio mezzoretta circa.
Ora ribaltare il tutto sulla spianatoia e cercare di farne una palla, tentando delle pieghe a tre aiutandovi con un tarocco (ripeto, vi rimarrà piuttosto "appiccicaticcio" :))
A questo punto ungere con dell'olio una marmitta, mettervi l'impasto, coprire con della pellicola trasparente e lasciar riposare in frigorifero. Trascorse 24h togliere la marmitta dal frigo e lasciare a temperatura ambiente almeno 5h (dipende dalla temperatura in casa) in ogni caso aspettare il raddoppio. A tempo trascorso, ungere una teglia con abbondante olio ribaltarvi l'impasto e cercare di stenderlo senza schiacciare troppo per non perdere la lievitazione, ungere un poco la superficie e coprire con della pellicola,  lasciar riposare almeno un oretta (max due). Accendere il forno impostando la temperatura a 220° modalità ventilata, prendere la vostra teglia, versare a filo ancora un pochino d'olio e spargere un pò di sale (meglio il fior di sale se l'avete.. oppure procuratevi una sorella gentile come la mia!) infornare nella parte più bassa per c.ca 20/25min.
Sfornate, lasciate intiepidire, prendete un borsone buttateci dentro costume da bagno, pantaloncini corti, tennis, 2 magliette, una borsa frigo con tanto ghiaccio e una bottiglia di bollicine (franciacorta magari!) Prendete la vostra focaccia,  caricate tutto in macchina e gustatevela in riva al lago, "pie dan l'eau"! (come dicono i nostri cugini d'oltralpe!:))

Buon Appetito!

Moniga del Garda 31 Maggio 2015
A presto!
LaLori

martedì 19 maggio 2015

I biscotti di mia cognata!

Buonasera a tutti!
Come sempre mi trovo a scrivere dopo cena....
in queste settimane di silenzio e di gite fuori porta, pensavo a cosa condividere con voi e all'improvviso l'ho capito ....
Eccolo....ve lo presento: "IL" mio quadernetto!


Come già vi ho accennato nel precedente post, le mie prime produzioni in cucina sono stati i dolci.
Questo quaderno contiene tutte le ricette che da "giovincella" raccoglievo: alcune ritagliate dalle riviste che trovavo in casa della nonna, altre trascritte a mano perchè ricevute da amiche e parenti vari. 

Cominciamo! 

Sul fogliettino a quadretti che vedete nella foto sono scritti gli ingredienti per i "biscotti di mia cognata" ...quelli che oggi vi voglio raccontare...
Abitando vicino ho la fortuna a volte di ricevere i frutti della cucina di Elena (mia cognata, appunto!...e ottima cuoca): così un giorno i miei nipoti mi fecero assaggiare questi soffici biscotti fatti dalla mamma e subito mi impadronii della ricetta....
non so dirvi dove Elena l' abbia trovata....ciò che invece vi posso garantire è un successo!
Tanto, tanto, tanto semplici da fare ma veramente buoni!



Per circa 40 biscotti occorrono:

300 g farina
300 g ricotta
200 g burro
1 bustina di lievito  per dolci
marmellata a piacere

Unire il lievito alla farina setacciata, quindi aggiungere la ricotta ed il burro a pezzetti.
Per comodità io ho impastato tutto con la planetaria ma lo si può fare tranquillamente anche a mano.
L'impasto è molto morbido ed un po' appiccicoso...
Formare una palla, avvolgerla nella pellicola e riporla in frigorifero per mezz'oretta.
Prelevare poi un parte di impasto (il rimanente, io lo rimetto in frigorifero), infarinare il piano di lavoro (e leggermente anche il mattarello) e stenderlo allo spessore di circa 4mm.
Quindi tagliare dei tondi di circa 7-8 cm di diametro (io uso un bicchiere), farcire con 1/2 cucchiaino di marmellata, ripiegarli a metà, sigillando bene i bordi. Io poi li decoro con una formina per biscotti zigzagata... 
Riporli su una teglia rivestita di carta forno ed infornali a 180° per circa 15-20 minuti...comunque quando cominciano a colorirsi in superficie sono pronti!

...è meglio usare una marmellata densa con dei bei pezzetti di frutta. Se troppo liquida c'è il rischio che fuoriesca...



                                        
                                                                       
                                       


al prossimo dolce, 

laChiara

Un ringraziamento particolare alla mia assaggiatrice ufficiale: Daniela.
Amica da una vita.... colei che stendeva le classifiche dei miei dolci da "quadernetto".....!





L'Oltrepò

La Terra di Calatroni

Buon Giorno a tutti!
Come potete immaginare dal titolo e dalla prima foto, questo fine settimana io Chiara, Giovanni e Francesco siamo finalmente andati (era da parecchio tempo che ci si pensava!) a fare un bel giro per cantine in Oltrepò. Ora dovete sapere che noi quattro abbiamo una predilezione particolare per questa terra, un po' per ragioni geografiche la sentiamo nostra, un po' perché negli anni avvicinandoci sempre più al mondo del vino ci siamo resi conto che, nonostante venga spesso bistrattata, sia una terra ricca di sorprese, di gente generosa, di persone che hanno saputo unire la tecnologia alla tradizione.
Poi tutti i nostri papà hanno sempre comprato le famose damigiane di bonarda in Oltrepò.. e noi non siamo caduti lontano dall'albero! :)
Un paio di volte l'anno un giretto in quelle zone lo facciamo sempre, anche solo per andare a trovare le "nostre" cantine storiche (prima fra tutte la Cà del Gè azienda alla quale siamo particolarmente affezionati ormai da tanti, tanti anni :)) ma questa volta volevamo dedicarci un paio di giorni, per immergerci con tranquillità nelle vigne.
Purtroppo il tempo non è stato dalla nostra e la pioggia ci ha accompagnato un po' per tutto il viaggio (l'unica "acqua" che abbiamo visto in pratica :))
Nonostante tutto, sono stati due giorni (poco più di uno in realtà!) splendidi, fatti di risate, chiacchiere, vecchie conoscenze e nuovi incontri.

Questo è un piccolo resoconto di una gita a lungo sospirata che, con la scusa del compleanno di Francesco, si è riusciti finalmente ad organizzare!

Venerdì ore 16:30 si parte

il viaggio ha inizio..



Il Ponte della Becca 17:20


Ore 17:40 Arrivo a Torricella Verzate in tempo record!

Appena arrivati in zona prima di depositare "armi e bagagli" ci siamo subito fermati a visitare una "vecchia" conoscenza, la cantina Monsupello della famiglia Boatti,

Libro di famiglia

 e qui, a sorpresa per Francesco, abbiamo festeggiato con il primo cin e un giro goliardico in cantina.

Francesco alla mescita :)
Abbiamo iniziato con il loro Metodo Classico base, Il Monsupello Brut,  
(90% Pinot Nero, 5% Chardonnay affinato in acciaio e 5% Chardonnay affinato in legno)

Divagazioni a tema..

dopo un po' di chiacchiere con Laura Boatti che ci ha gentilmente e generosamente intrattenuto facendoci anche degustare i salumi della zona, siamo stati accompagnati da suo fratello Pierangelo a fare un giro in cantina, dove ci sono stati illustrati i vari processi della vinificazione

il "trasporto"

In Botte
Pupitre

Quasi pronte..!


Pierangelo facendoci da cicerone nel tour ci ha anche fatto assaggiare qualche piccola chicca e riserva che difficilmente scorderemo!

Nello specifico abbiamo generosamente assaggiato:
"Senso" Chardonnay Provincia di Pavia IGT 2007:
(100% Chardonnay affinato dai 12 ai 15 mesi in barriques di legno francese)

Lavaggio bicchieri!


e Ca’ Del Tava Oltre Po’ Pavese Spumante D.O.C. Metodo Classico Brut:
(60% Pinot Nero, 20% Chardonnay affinato in acciaio, 20% Chardonnay affinato in legno, di varie annate).
L’affinamento di post-fermentazione sulle scorze di lievito dura almeno 60 mesi

La bottiglia che abbiamo avuto il piacere di assaggiare arrivava da un affinamento di quasi 90 mesi!

no comment!

Finalmente (per i fratelli Boatti!) ci congediamo non senza portarci a casa qualche ricordino della visita!


Il Peso dell'Oltrepò! :)


A questo punto ci siamo diretti all'agriturismo "Da Prati" dove avremmo soggiornato per quella (unica) notte

Ci ha consigliato questo posto Giorgio Liberti del Prato Gaio ristorante dove avremmo cenato.. Beh, graditissima sorpresa, il posto ci è piaciuto davvero tanto..

Da queste foto non è difficile immaginare il perché :) !

Gli esterni al nostro arrivo..

Quiete..



Vite e fiori


Il nostro dehor

Pioggia

Nodi



Giardino comune..



Io con i Gerani :)



Il Nostro Appartamento

Ingresso con Rosmarino


 Interni..

Zona notte


In cucina




Nella Credenza



La Crostata

 Molto gentili e discreti i proprietari ci hanno fatto anche trovare una crostata fatta in casa come benvenuto, che abbiamo sbranato la mattina dopo a colazione!

Giusto un giro perlustrativo al posto, una rinfrescata e (abbandonati in valigia gli abitini "eleganti" troppo leggeri per il freddo di quella sera!) siamo partiti in jeans e piuttosto affamati alla volta del Prato Gaio.

Prove d'equilibrio enoiche! :)



Finalmente (dopo ben 4km!) giungiamo a destinazione

Ingresso al Prato Gaio

Ed ecco la nostra gustosa cena, accompagnata su suggerimento di Giorgio da bollicine, ovviamente della zona (piccola nota, al Prato Gaio non pensiate di bere altro!).

Se aprite il sito e andate in "cucina", la prima frase che leggerete definisce già tutto.. non c'è bisogno di aggiungere altro, per cui qui riporto fedelmente:

"Il ristorante Prato Gaio è e vuole essere Oltrepò Pavese."

Ora via alle portate:


"Duls in Brusc", pancetta stagionata da almeno 1 anno e cotechino caldo con "marubè"
"Duls in Brusc"

Cuveè Tradizione Oltrepò Pavese Metodo Classico Pinot Nero DOCG  
(85%Pinot Nero 15% Chardonnay) 
"Bertè & Cordini"
"Zuppa di cipolle bianche, salsa di acciughe, crostino di pane ai cereali e spiedino di sarda e baccalà"


"Gnocchi di patate di montagna con zafferano e ragù di gallina"
OP Metodo Classico Pinot Nero Rosè CRUASE' 2010 (100% Pinot Nero)
"Bruno Verdi"
"Tempura di baccalà ai semi di finocchio con salsa di agrumi e zenzero"

 Arrivati, provati ma felici, a fine cena (non ci siamo fatti mancare il caffè con dei deliziosi biscottini!) ci dirigiamo sorridenti alla nostra alcova e dopo le ultime gustose risate crolliamo sazi nei lettoni!

Sabato, secondo giorno..

Dopo la crostata e due litri di tè ci prepariamo per l'appuntamento delle 11:00 con l'Azienda Calatroni, per noi vera novità, anch'essa consigliata da Giorgio Liberti, e anche qui graditissima sorpresa.

Ci ha accolto Stefano Calatroni, con una bella faccia e modi gentili, che ci ha fatto fare un tour della cantina soffermandosi sulla loro filosofia.
Stefano con il fratello Cristian sono la terza generazione di vitivinicoltori, per cui tanta tradizione coniugata con moderne tecniche produttive.

Finito il giro Stefano ci ha portato ad assaggiare un vasto repertorio dei loro prodotti, accompagnato da salumi (sempre della zona) e qualche piccola gustosa preparazione di sua mamma.

Stefano

La degustazione


Riesling


La nostra gita è ormai giunta al termine, solo una piccola e veloce puntatina sulla via del ritorno, da Bruno Verdi per gli ultimi acquisti.  Oltre ai CAMPIONI di Paolo (che conduce da quasi trent'anni l'azienda ereditata in giovane età dal padre Bruno)  OP Rosso Riserva Cavariola doc (croatina 55%, barbera 25%, uva rara 10%, ughetta di canneto 10%) e OP Metodo Classico Extra Brut Vergomberra docg (70% pinot nero, 30% chardonnay  - 42 mesi sui lieviti),

Le cataste

la sorpresa di questa degustazione (per noi) è stato scoprire il loro OP Riesling Vigna Costa doc (100% Riesling Renano), che ci ha particolarmente colpiti.

ultime chiacchiere in cantina


Durante il viaggio di ritorno ci siamo persi in chiacchiere immaginando come abbinare l'Oltrepò che ci stavamo portando a casa con una bella cena cucinata da noi..

Ore 21
Arrivo a casa, con tanti bei ricordi e il bagagliaio debordante! :)

A presto
Lori, Chiara, Gio, Fra