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martedì 23 giugno 2015

Coniglio ripieno alla Marchigiana con zucchine alla griglia marinate


Buon Giorno e buon martedì a tutti!
Si riprende la settimana dopo un week end dove il tempo è stato veramente bello e ci ha regalato un solstizio d'estate splendido..  mi sono presa un pochino di tempo anche per cucinare qualcosina in più. Sono una donna da "primi" ma mi ritrovo spessissimo a cucinare secondi, soprattutto arrosti, ho scoperto negli ultimi anni che mi danno molta soddisfazione, in più si possono preparare in anticipo e a volte ti risolvono parecchie cene tra amici!
Questa ricetta l'ho scovata su di un sale&pepe del 2012, maggio per l'esattezza, e si tratta del "Coniglio ripieno alla marchigiana", ricetta regionale quindi. Anche cucinare piatti della tradizione mi piace molto, spesso si divaga in voli pindarici in cucina e non ci si accorge che era già stato tutto fatto, a volte basterebbe solo voltarsi un attimo indietro e ripescare idee nelle nostre vecchie cucine. :)


Sale&Pepe

Tornando alla ricetta mi è piaciuto molto il ripieno, di per se classico, ma con l'aggiunta della buccia di limone e l'uovo sodo che mi ha intrigato, il risultato è stato un arrosto delicato e fresco, da gustare anche appena tiepido.
Come contorno mi sono lasciata ispirare da Sabina di "due bionde in cucina", con un post di qualche giorno fa, una cosa semplicissima, zucchine alla griglia, che con il coniglio si sono sposate benissimo, ho solo apportato due piccole varianti alla sua ricetta; ho preparato anche delle patate arrosto, piccole, rosse e viola cucinate intere con la buccia, devo dire due contorni buonissimi, soprattutto per la qualità degli ortaggi, regalatemi da Ela e Mauro una coppia di cari amici che hanno un orto molto grande dove si dilettano (con successo devo dire :)) a coltivare un bel po' di verdure!
Ovviamente non è mancata a completamento della cena un ottima bottiglia di vino..

Bene ora passiamo alle ricette!


Per i contorni:

Zucchine alla griglia marinate




3 zucchine medie
1 limone biologico
20 olive taggiasche
3 rametti rosmarino
Olio Extra Vergine d'Oliva del Garda
Fior di Sale&Coriandolo


Tagliate (preferibilmente con una mandolina!) le zucchine un po' spesse (3/4mm), grigliatele su di una bistecchiera antiaderente ben calda da entrambi i lati, trasferitele in un piatto capiente.
Preparate una vinagrette sbattendo il succo di mezzo limone con l'olio, versatela sulle zucchine ancora tiepide, unite le olive, il rosmarino e la buccia del limone grattugiata, spolverate con sale e coriandolo macinato al momento, girate le zucchine nell'intingolo così che i profumi si mischino bene.
Lasciate riposare in frigo almeno un oretta, da servire poi a temperatura ambiente.


Zucchine Ela&Mai


Grigliate



Rosmarino e Salvia direttamente dal terrazzo di Osvi il papà di Giovanni..

Piatto vintage primo novecento francese

Patate bicolori arrosto al profumo di lavanda:


Patate rosse e violette Ela&Mai
Una ventina di patate piccole rosse e viola più o meno della stessa grandezza (se qualcuna è un po' più grande dividetela pure a metà, mi raccomando che siano biologiche e di conseguenza con la buccia edibile!)
Olio extra vergine d'oliva alla lavanda
Fior di sale

Lavate e asciugate bene le patate, mettetele in una pirofila rivestita di carta forno, versate l'olio alla lavanda e spolverate con il fior di sale.
Infornate a 180° a modalità ventilata per mezzoretta.

Olio d'oliva alla lavanda direttamente dalla Provenza (regalo di Lucia!)
In un boccone





Ed ora il piatto forte:

Coniglio arrosto alla Marchigiana

Affettato

1 coniglio di c.ca Kg 1,8 pulito e disossato (conservare il fegatino)
150g polpa di vitello macinata
70g  mortadella tritata
2 uova
50g prosciutto crudo affettato sottile
2 manciate di parmigiano reggiano grattugiato
1 limone non trattato
1 bicchiere vino bianco secco
Olio extra vergine d'oliva
poco aceto bianco
1 mazzetto Salvia&Rosmarino
Sale&Pepe

Lavate il coniglio in acqua e aceto, asciugatelo con della carta da cucina, stendetelo su di un foglio di carta forno, rifilatelo cercando di farne un rettangolo e appoggiate i pezzi tagliati sulle parti un po' più sottili, massaggiate con sale e pepe.
Rosolate il fegatino per un paio di minuti in un pentolino con un cucchiaio di olio poi tagliatelo a dadini.
Riunite in una ciotola la carne di vitello, la mortadella, il fegatino, un uovo sbattuto e il parmigiano, salate e pepate amalgamando bene gli ingredienti.

 Rassodate un uovo, sgusciatelo e tagliatelo a spicchi; sistemate le fette di prosciutto sul "rettangolo" di coniglio, stendetevi il ripieno preparato lasciando un bordo di 2cm, profumate il tutto con la buccia di limone grattugiata e mette in fila per la lunghezza gli spicchi di uovo.
Avvolgete il coniglio attorno al ripieno, legandolo poi con dello spago da cucina (io per sicurezza ho preferito cucirlo con dell'imbastire) e sigillate bene le estremità.
Scaldate in una teglia 6 cucchiai di olio extra vergine d'oliva con rosmarino e salvia, adagiatevi il coniglio e fatelo rosolare in tutte le sue parti, in modo che si sigilli e prenda colore, sfumate con un abbondante bicchiere di vino bianco.
A questo punto infilate la teglia in forno a 180° modalità statica per un ora c.ca, girandolo di tanto in tanto e bagnandolo con qualche cucchiaio di brodo a necessità.



Un consiglio:
se volete preparare questo piatto in anticipo (ad esempio il mattino per poi servirlo a cena) vi consiglio una volta sfornato di farlo raffreddare completamente, tagliarlo poi a fette alte almeno un paio di centimetri, disporre le fette su di un piatto di portata o una pirofila che possa andare in forno e in tavola
Poco prima di servirlo scaldarlo in forno modalità statica coperto da un foglio di alluminio non completamente sigillato oppure se avete un forno come il mio scaldarlo con modalità a vapore senza coprirlo, così che la carne rimanga morbida e non asciughi troppo.

Impiattato



Vino:


L'abbinamento

Oggi anche due parole sulla scelta del vino da abbinare a questo piatto,
Come spesso accade la decisione l'ho lasciata a Giovanni, la sua passione per l'enologia l'ha fatto diventare ad honorem il nostro "assaggiatore" di fiducia!  ;)

Per cui riporto fedelmente

"Negli ultimi anni ho (abbiamo) avuto modo di assaggiare, conoscere ed apprezzare uno dei vitigni internazionali più pregiati e particolari del panorama vitivinicolo mondiale che, per antonomasia,  trova la sua massima espressione in quelli coltivati e prodotti tra le regioni della Mosella e dell’Alsazia; come si può immaginare sto parlando del Riesling, vitigno che in Italia trova il miglior spazio tra  Oltrepò, Langhe e Sudtirolo. Pur presentando similitudini dettate dal vitigno non si possono e non si devono paragonare in quanto provenienti da territori completamente diversi. Comunque quelli prodotti in Italia mi stanno piacendo davvero molto e soprattutto (so di azzardare un po'!) li trovo decisamente più consoni come accompagnamento alla nostra ricca e variegata cucina. Questa cena ci ha ispirato e fatto venir voglia di riassaggiare una vecchia conoscenza Il Riesling di Franz Pratzner dell'azienda agricola Falkestein, piccola/grande cantina della Val Venosta facete parte della FIVI (Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti) rigorosamente con tappo a vite. Abbiamo trovato l'annata 2012 e con gran piacere abbiamo incontrato nuovamente un vino importante: dotato di una bella struttura (13.5% regalati sicuramente dai 7 mesi in botti di acacia) dai classici profumi di idrocarburi (che contraddistinguono il Riesling) con una spiccata acidità, per nulla dolce, dal sentore agrumato quasi di buccia di cedro. In conclusione un vino elegante ed equilibrato che ci ha accompagnato piacevolmente con la delicatezza della carne bianca del coniglio, l'agrumato del ripieno e i profumi vegetali del contorno, senza coprire ma esaltandone il gusto."
Gio


Buona Settimana!
Lalori







lunedì 15 giugno 2015

Di tazzine, di tè e di dolci colazioni..

Tagliere Vintage - portacandeline Tine K Home - Teiera Ikea - Tazza e Cucchiaino Le Terre di Lu
Buona domenica a tutti!
Oggi un piccolo post per un grazie di cuore. Quando io e chiara abbiamo iniziato a scribacchiare sul blog abbiamo ricevuto da parte di amici e parenti dei regalini beneauguranti. Vista la mia passione per il tè, e letto un mio post di qualche tempo fa Vilma  ci ha fatto dono (direttamente da un suo viaggio in Cina!) di un panetto di pu-erh pregiato e invecchiato, di questo particolare tè ne avevo già parlato qui, e mi è arrivato con tanto di istruzioni d'uso!

Panetto Di Pu-Erh
Inutile dire quanto ho apprezzato il gesto! Tra l'altro le modalità degustative di questo infuso richiedono tempo e calma, cosa che con la vita che conduciamo oggigiorno non è facile avere. Così questo diventerà il mio momento di relax, da concedermi nei giorni di vacanza!

Aperto

















 La mia sorellina invece mi ha regalato una delle sue tazze da tè (e quando dico SUE intendo proprio che le fa lei!) completa di cucchiaino, fanno parte della serie Tea Time Club e sono bellissssssime!!
Questa in particolare mi piace molto, divertente e romantica, i colori sono acquarellosi e per una tazza da tè secondo me azzeccatissimi! D'altronde Lucia è l'artista di famiglia!
Lo so lo so.. è mia sorella e penserete io sia di parte, però date un occhio e poi vedremo se non mi darete ragione! ;)


Così questa è stata la mia colazione di questa mattina.. Profumata, aromatica e colorata..



Per cui grazie a Vilma e Lucia, per questa e per le prossime colazioni!

PS Giustamente visto le proprietà depurative e benefiche del pu-erh ho pensato bene di accompagnarlo con pane (sfilatini di farro Home Made!) burro e miele!



PPS Ultima piccola nota.. a proposito di pane e burro, questa versione di pane burro e miele giuro l'ho appena scoperta! Sempre fatto merenda con pane burro e zucchero oppure il più classico pane burro e marmellata, finchè chiara qualche hanno fa in campeggio a colazione mi ha illuminata con questo (per me nuovo!) abbinamento, e chi l'ha più mollato?!? Così.. giusto per avere una nuova scusa per spalmare del soffice e morbido burro cremoso! (cit. Kate & Leopold)

Buona domenica!
Lalori

lunedì 1 giugno 2015

Torta di mele (tante mele!) e noci

Rieccomi!
Oggi giornata di "ponte" ma ahimè niente weekend lungo!
Contro ogni previsione Francesco ha dovuto lavorare e così giornata casalinga....
....e allora perché non approfittare per preparare la sua torta preferita?
La ricetta è liberamente tratta dal mio mitico quadernetto è più precisamente da un ritaglio di rivista della nonna....sia perché il giornale era proprio della mia nonna Adelaide, sia perché effettivamente è una ricetta attempata....
Povera nonna! Le lasciavo la sua "famiglia cristiana" .....con qualche buco qua e là!
(..piccola parentesi nostalgica.....)
La prima volta che ho fatto questa torta...(ormai qualche lustro fa, sig!) mi sono lasciata intimorire dalla quantità di mele. L'impasto mi sembrava pochissimo e non sono riuscita a dividerlo equamente....ed il risultato è stato una torta con mele in "bellavista"!
Siccome era comunque molto buona e siccome non mi arrendo, ho deciso di rifarla.....e una volta riuscita non l'ho più abbandonata...ha un cuore strapieno di mele!

raccolta di ricette

strati di mele

a fette...
Ecco come prepararla.

Ingredienti:
1kg di mele renette (io oggi ho usato un misto che avevo in casa, golden, renetta, rossa)
200 g di farina
100 g di zucchero
2 tuorli d'uovo
50 g di burro
2 dl di latte
1 bicchierino di cognac ( io ne ho messo la metà)
40 g di gherigli di noci
40 g di uvetta
4 amaretti
Zucchero a velo vanigliato (io l'ho messo normale)
1/2 bustina di lievito
 la scorza grattugiata di 1/2 limone non trattato

Per prima cosa imburrare una tortiera da 24 cm di diametro (non usatela più grande!) e cospargerla di pangrattato. Mettere in ammollo l'uvetta con acqua tiepida quindi procedere con l'impasto.
In una terrina (io ho fatto tutto nell'impastatrice seguendo l'ordine degli ingredienti) mescolare i tuorli d'uovo con lo zucchero, aggiungere il burro ammorbidito a pezzetti. Unire poi la farina setacciata con il lievito, la scorza di limone, il cognac e gradualmente il latte.
Con il latte regolatevi un po' ad occhio: io questa volta ne ho messo un pochino di meno... L'impasto deve essere morbido, ma non troppo, altrimenti le mele affondano!
Dopodiché sbucciare le mele, privarle del torsolo e affettarle sottili. Di solito uso una mandolina.
Lo so, in tutte le ricette di torte con le mele, come prima cosa fanno proprio affettare le mele....io lo faccio per ultimo...non mi piace che si anneriscano!
Distribuite metà dell'impasto nella tortiera (aiutatevi con una spatola in silicone o un cucchiaio)..
Non spaventatevi! ...l'impasto non deve essere molto spesso, più o meno 1 cm, 1 cm e 1/2.... cuocendo poi lievita.
Adagiare sopra metà delle mele, spolverizzarle con gli amaretti sbriciolati, metà dell'uvetta (lavata e strizzata), metà dei gherigli di noce e una bella spolverata di zucchero a velo. Procedere con un'altro strato di mele, l'uvetta e le noci rimaste.
A questo punto versare la rimanente pasta (io la metto a cucchiaiate e cerco di stenderla per coprire più o meno tutta la superficie.....anche se rimane un velo va bene!).
Cuocere in forno , preriscaldato a 170, per circa 40/50 minuti. La superficie apparirà dorata in modo uniforme.
Lasciare raffreddare e spolverarla con zucchero a velo.

....affettate...

cruda...

...cotta!
A colazione.....a merenda....o quando volete!

laChiara